mercoledì 11 gennaio 2017

FUORI DAI LIMITI!





Forse può sembrare non molto ortodosso da parte di un professionista della progettazione di sistemi di controllo economico-finanziario e tesoreria, criticarne la portata attuale. Ma non è come sputare nel piatto in cui si mangia, anzi, è una critica ai limiti dei sistemi tradizionali di controllo gestionale, utilizzati normalmente dalla generalità delle aziende, con il fine di superarli per migliorarli e renderli più aderenti alla realtà aziendale attuale.
È infatti riscontrabile un’anomalia di non poco conto in quasi tutti i sistemi di controllo tradizionale: i canoni e i principi cha guidano la costruzione e l’output degli strumenti di misura delle performance sono il frutto di impostazione “datate” rispetto all’evoluzione economica e organizzativa delle aziende di oggi.
La programmazione che si fa col budget, il reporting direzionale, gli indici economici-finanziari per conoscere le prestazioni dell’impresa, già erano diffusi nei primi 50 anni del ‘900; la valutazione degli investimenti risale alla fine della seconda guerra mondiale. Si trattava allora di aziende con scarsa differenziazione dei prodotti, disponibilità di risorse solo materiali, orientate al volume della produzione e all’efficienza, relativamente stabili sul piano competitivo.
Caratteristiche che troviamo spesso anche oggi, ma a cui si aggiungono elementi che cambiano il paradigma del controllo di gestione perché diventati preponderanti, quali: la differenziazione e la qualità dei prodotti e servizi per offrire ai clienti riposte sempre piú adeguate ai loro bisogni e necessità. Non è più il solo tempo della quantità, si sono aggregate una moltitudine di variabili che hanno determinato una complessa configurazione dei costi gestionali, che assieme al ciclo di vita dei prodotti e al periodo che intercorre tra l’ideazione e la commercializzazione (time to market) sempre più breve, rappresentano gli elementi caratteristici delle dinamiche competitive di questi anni.
Senza contare lo spostamento della struttura patrimoniale di molte aziende, che sono passate da attività presso che costituite da soli beni tangibili, ad un aumento considerevole degli assets intangibili. Nello stesso tempo è aumentata l’importanza strategica delle risorse immateriali, che nelle aziende evolute assume un ruolo determinante.
In questo senso è sorprendente che ancora in moltissime aziende non si valuti un adeguamento delle tecniche (e degli strumenti informativi/ci essenziali) di controllo e valutazione della gestione.

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